giovedì 28 gennaio 2016

mi fermo a pensare...


mi fermo a pensare a quante persone abitano in noi...
persone che fanno parte di un unico essere...
condividono...cuore, corpo, anima, pensieri, sentimenti...
ognuna di loro cerca un suo spazio preciso...
eppure dovrebbero armonicamente confluire in questo stesso essere...
penso a me...sono stata prima una figlia...
prima di essere lella dovevo essere una figlia...
una brava figlia...
poi sono stata una moglie...
prima di essere lella dovevo essere una moglie...
una brava moglie...
poi sono diventata una mamma...
e prima di essere lella dovevo essere una mamma...
una brava mamma...
poi è arrivata lella...che era rimasta a guardare,
seduta in un angolo la sua vita...
era rimasta ad ascoltare tutto quello che gli altri dicevano...
come doveva essere...
cosa doveva fare...
cosa andava...cosa non andava...
ogni tanto provava a dire quello che pensava...
ma non era facile...
ha questa incapacità a farsi capire...ad esprimere...a parlare...
allora fuggiva...e lasciava che tutto andasse come volevano...
cambiava a seconda di come doveva essere...
ma non bastava mai...
c'era sempre qualcosa in più da accettare...
e più accettava...più si nascondeva...
ma più ti nascondi...più le persone intorno a te pretendono...
non va bene essere buoni...bravi...
e quando non hai più voce ti dicono che è inutile che parli...
e quando non hai più forza ti dicono che si vergognano di te...
di come sei...di cosa fai...del tuo comportamento...
allora arrivano i dubbi...le paure...
e poi...la rabbia...l'odio...
e forse arriverà anche l'accettazione di sè stessi...
di ciò che si è...
arriverà il momento di sentirsi liberi dalle maschere che altri hanno deciso per te…
dai ruoli che ti hanno imposto, scelto, perchè così per loro era più semplice…
arriverà il momento in cui dirai…sono così…
sono questa e va bene così…
non ci sono più compromessi…
 

mercoledì 27 gennaio 2016

se...


Se ti becchi una pallottola o una scheggia
si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma,
se ti rompi una gamba te la ingessano,
se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore pezzi
e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece,
non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave
della gamba rotta e della gola infiammata,
le sue ferite sono assai più profonde e pericolose
di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia.
Sono ferite che non guariscono, quelle,
ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.

(Oriana Fallaci)


martedì 26 gennaio 2016

ogni persona...


…ogni persona che incontriamo ci induce ad imparare qualcosa,
nel bene o nel male, dobbiamo imparare a fare o a non fare,
a dire o a non dire, a volte anche essere in certo modo…
imparare a vivere, ecco…
allora mi domando…
ci chiedono di imparare ad essere in un certo modo
perché così siamo più gestibili per loro?
O magari perché così non li mettiamo di fronte alle cose
che a loro non piacciono o a modi di essere che non riescono ad essere?
E…
quando noi, che abbiamo così tanto da imparare avremo imparato,
queste persone che ci dicono cosa imparare,
accetteranno ciò che siamo diventati?
Perché dopo aver imparato tanto non ci saranno più compromessi…
dopo aver imparato avremo la consapevolezza di ciò che siamo noi
e di ciò che sono gli altri
e non saremo più disposti a annientarci…
allora avremo anche la forza di scegliere…


sabato 23 gennaio 2016

essere amati per quel che si è...


C’è un fraintendimento intorno all’idea
che si debba essere amati per quel che si è,
perché non c’è solo atto, c’è anche potenza.
E chi ti lascia credere che vada bene così, che non c’è altro da fare,
da conoscere, da provare, da essere,
sta solo accarezzando le tue paure per tenerti sotto il proprio controllo.
L’amore non c’entra nulla.

(Anna Talò)


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