è ormai da un paio di anni che vivo in contraddizione...
l'amicizia...forse il sentimento più cercato, desiderato...
trovare quelle persone che ci completano in qualche modo...ci fanno sentire compresi...
probabilmente ho un concetto di amicizia molto egoistico...
l'amicizia si vive quotidianamente...si condividono i pensieri anche più strani...
non potrei passare un giorno senza sapere come sta un mio amico...
riuscire ad arrivare a lui in qualche modo...
probabilmente la tecnologia e il virtuale hanno cambiato il modo di vivere l'amicizia...
hanno dato sfumature più ampie...
la mancanza di contatto fisico, di sguardi, di voci ha fatto in modo di sentirsi in grado
di dire cose che mai forse riusciremmo a dire...
o fare "gesti" che realmente forse non riusciremmo a compiere...
diventa più facile "offendere"...diventa più facile "chiudere"...
rimane il vuoto e l'impossibilità a volte di capire...
perchè si rimane soli con i nostri pensieri, le congetture, le opinioni...
oppure si vive l'amicizia in modo più semplice forse...
so che ci sei...sei lì dietro lo schermo...
non c'è bisogno di dire nulla...non c'è bisogno di fare passi...
tutto scontato...un'amico c'è sempre...ma è davvero così?
ogni rapporto per crescere e rafforzarsi va condiviso...
si deve vivere in qualche modo...
anche solo con le parole...altrimenti è destinato a morire...
ed ecco la contraddizione...
accetto di vivere un'amicizia così...senza aspettarmi troppo...senza pretendere...
ma io non sono così...è volere bene? è accettare l'altro? è amicizia?...
quando avrò imparato ad accettare tutto questo e a viverlo serenamente sarò migliore?
sarò più giusta con me stessa e con gli altri?
o avremo solo imparato a stare da soli o a sviluppare quella sorta di individualismo
che contraddistingue ormai tutto?