sabato 23 maggio 2015

la Sindone...


un desiderio, un sogno...quello di poter "vedere" la Sindone,
il lenzuolo che ha avvolto Gesù dopo la morte, nella sepoltura...
il lenzuolo rimasto lì a testimoniare l'evento che ha cambiato la storia del mondo...
possiamo crederci o no, ma quell'evento ha segnato tutti,
chi si mette dalla parte del credere e chi con mente razionale dice no...

partita verso la Sindone con il mio bagaglio di fede e di informazioni scientifiche,
che anche se non vuoi c'è chi si prodiga per fartele arrivare,
rimangono opinioni, confronti, idee più o meno personali in fondo.
Ho pensato chissà cosa proverò, cosa sentirò...
partita soprattutto con l'intento di "ascoltare" la Sindone e me stessa...me davanti a lei...
o a Lui...perchè in quel lenzuolo c'è stato...
e qualcosa deve pur dirci...
anche il silenzio è qualcosa...

Sono arrivata lì, convinta e certa che in quel lenzuolo Lui c'è stato,
non mettevo in dubbio questo e allora? cosa mi aspettavo...cosa volevo...?

Allora lì davanti ho visto la sofferenza, l'idea di sofferenza è diventata reale,
come è diventata reale la decisione, totale, di arrivare fino in fondo,
a qualunque costo per amore...che con coraggio si può...

lì diventa tangibile, non ci puoi più girare intorno e trovare scuse...
lì non hai più alibi sulle tue scelte...
lì non ci sono più lenzuoli a coprirti gli occhi...
in quel lenzuolo ci sono tutti i valori umani più nobili e alti racchiusi dall'Amore.

Non ha aggiunto o tolto nulla alla mia fede,
alla fede personale che ognuno di noi ha...
ma ho capito che ciò che portiamo di noi stessi davanti alla Sindone ci appare più chiaro...

è come se quel lenzuolo ci scopre a noi stessi.

  http://www.diocesi.torino.it/diocesitorino/allegati/51204/Logo-Sindone-2015-512px.jpg
 
 

2 commenti:

  1. Un'esperienza sicuramente toccante.
    Ciao, Lella, un abbraccio ❤

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  2. Io non ci sono stata, ma a distanza sento che è così. Comunque la fede è qualcosa che si possiede nel profondo e quando c'è le spiegazioni sono inutili e neanche si cercano. I luoghi speciali comunicano qualcosa di misterioso, ad esempio lo scoglio, dove si recava Santa Rita, è magico; come anche ad Assisi anche lì si entra in sintonia con la bellezza della fede.
    Buona domenica, cara Lella.
    un abbraccio
    annamaria

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