martedì 28 marzo 2017

onora il padre e la madre...


arriva il momento in cui inizi davvero a pensarci,
quando cambia il tuo sguardo sui tuoi genitori,
quando inizi a vederli stanchi, fragili, soli,
quando ti rendi conto che sei tu a dover prendere decisioni,
anche per loro...
quando iniziano a chiamarti per quelle cose che invece risolvevano a te...
quando li vedi trascorrere la giornata seduti davanti alla tv ad aspettare...
aspettare una tua visita o una tua telefonata...
per dirti sempre le solite cose, farti le stesse domande...
i loro ricordi fermi agli anni della loro gioventù...
come si fa a non farsi prendere dallo struggimento e anche a volte
da un senso di impotenza?
Che sguardo dobbiamo tenere per non farci prendere dall'egoismo?
da rancori che inevitabilmente portiamo dentro?
da alibi importanti come i propri figli, il lavoro, il tempo, la vita che abbiamo...
la nostra vita...
ma senza di loro non avremmo la nostra vita...

poi mi sono chiesta perché il quarto dei comandamenti,
dopo i comandamenti che regolano il nostro rapporto con Dio
c'è il comandamento verso i genitori...
dopo Dio, prima di ogni altra cosa noi dobbiamo rispondere
del comandamento verso nostro padre e nostra madre...
verso chi ci ha donato la vita, siamo espressione del loro amore,
e dell'amore di Dio...sono sacri...
possiamo rispettare tutti gli altri comandamenti, possiamo rispettare tutti,
possiamo non rubare, non uccidere, non mentire, non prevaricare, essere giusti...
ma se ci dimentichiamo di onorare nostro padre e nostra madre,
anche contro il tempo, il lavoro, la stanchezza, le recriminazioni,
se non riusciamo a mantenere verso di loro uno sguardo di amore
riconoscenza, gratitudine, obbedienza, offerta, servizio...
lo stesso sguardo e tempo che a volte riserviamo agli altri,
è come non ringraziare per il grande dono ricevuto...
quali sono le nostre priorità?
se non mettiamo tra di esse nostro padre e nostra madre come possiamo
guardare negli occhi i nostri figli?
Se non diamo un posto nella nostra vita ai nostri genitori cosa lasceremo dietro di noi?
Vuoto...solo vuoto...
Il vuoto di tutti i momenti vissuti senza di loro,
i momenti che hai preferito lontano da loro,
i momenti che non hai voluto coinvolgerli nella tua vita,
i piatti preparati e non condivisi,
la telefonata rimandata,
lo sguardo voltato,
il non posso restare devo andare,
il vabbè...li sento domani...
ma domani è troppo tardi, non c'è più tempo...
domani c'è solo il vuoto...
Un mondo vuoto di ricordi, passato, esperienze, doni, radici, amore...
e non solo per noi, anche per i nostri figli...
che non impareranno ad amare oltre loro stessi...
Noi siamo perché loro sono stati...sono stati espressione umana dell'amore di Dio...

prima di loro solo Dio...



2 commenti:

  1. Sai cara, hai scritto una bellissima pagina traboccante d'amore, io ho fatto tutto ciò che dici occorre fare ai propri genitori e mi sento ricca dentro e nonostante ciò mi tornano in mente quelle poche cose che avrei anche potuto fare, poi mi ricordo del sorriso di mio padre che mi disse: "Non potevi fare di più!"
    Buona pasqua
    un abbraccio
    annamaria

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  2. Ciao,
    una fugace visita per farti gli auguri.
    Che questa Pasqua,sia per te ogni giorno foriera di vita e speranza.
    Buona Pasqua
    Tiziano

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