venerdì 1 settembre 2017

ortodossia...


ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso].

1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia).
Più particolarmente, nella teologia cattolica, la piena adesione alla fede cristiana secondo gli insegnamenti della Chiesa cattolica romana.
2. Storicamente, la parola designa la chiesa greca, cioè la chiesa «ortodossa» (v. ortodosso).
È anche il nome di una solennità della Chiesa greca che si celebra la prima domenica di quaresima in ricordo della vittoria sull’iconoclastia, e che con l’andar del tempo ha assunto il significato generale di celebrazione della vera fede contro l’eresia.
3. Per estensione, conformità, stretta adesione alle regole o ai principî di una scienza, di una corrente, di un partito, di una scuola, nel campo dottrinale, politico, sociale, artistico, ecc.:
l’ortodossia liberale, marxista; un esponente dell’ortodossia cattolica.

Bello no?
Coerenza, accettazione, consapevolezza, scelta, scelta totale, piena, aderente...
ortodosso è chi si lascia avvolgere da ciò in cui crede e sente giusto,
che sia religioso, politico, scientifico...
siamo un pò tutti ortodossi quando affermiamo ciò in cui crediamo,
quando non accettiamo compromessi,
quando lottiamo per ciò che pensiamo vero, giusto...
quando alla fine di un confronto si rimane ognuno della propria idea...
è avere certezze in qualche modo, averle costruite giorno dopo giorno,
è vivere in quelle certezze...abbracciare quei pensieri e renderli visibili...
questo non credo che ci chiude agli altri...ci colloca semmai,
ci dà un posto preciso...gli altri sanno come e cosa pensiamo...
testimoniamo ciò...
Ciò che può sembrare chiusura verso altre idee è solo scelta...
scelta di essere e vivere in un certo modo e secondo determinate idee...
ognuno di noi è libero di scegliere,
scegliere di quale senso riempire la propria vita.

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